La passione e l’amore tra le persone ha permesso la nascita di questo stupendo progetto sociale ……
Fattoriabilità e’ una cooperativa sociale sensibile alle esigenze delle persone svantaggiate che si propone di creare effettive opportunità di inserimento lavorativo, sviluppando nuove formule di organizzazione del lavoro, di aiuto e sostegno, di formazione professionale. Siamo operativi dal 2008 con il primo progetto: il microbirrificio artigianale Vecchia Orsa nato a Crevalcore (BO) nella corte denominata “Orsetta vecchia” da cui il nome del birrificio.
La cooperativa possiede un branco di 5 asine e professionalità legate alla Pet Therapy. Sono state avviate alcune attività ludico-didattiche e riabilitative con realtà scolastiche e gruppi provenienti dall’Asl di San Giovanni in Persiceto (BO).Nel primo triennio si è quadruplicata la produzione e creato un marchio registrato “Vecchia Orsa”. Abbiamo sempre utilizzato la vendita come veicolo di informazioni sul progetto e sulla nostra mission sociale. Ogni nostra etichetta o pieghevole trasmette al consumatore la percezione di trovarsi di fronte ad un prodotto particolare. Anche la nostra presenza con i lavoratori in fiere, eventi e manifestazioni è stata ed è luogo privilegiato per veicolare un messaggio di equità e integrazione sociale sinergico alla qualità del prodotto.
Le attività con gli animali sono state poche e non hanno trovato un loro spazio definito per mancanza di ambienti e conseguente difficoltà ad accogliere in modo adeguato le scolaresche, pur rivelandosi intense e significative. L’intenzione è di un potenziamento di questo settore nella nuova sede in collaborazione con altre cooperative locali.
I destinatari dell’attività sono tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel progetto.
Certamente la categoria dei soggetti svantaggiati è particolarmente seguita e numerosa. Lavoriamo in stretto contatto con il servizio Handicap Adulto dell’ASL, centro FOMAL e l’Istituto di Istruzione Archimede di San Giovanni in Persiceto.
Due lavoratori svantaggiati sono stati assunti, gli altri operano in regime di convenzione come borse lavoro o stage formativo o come volontari. I due soci birrai (di cui uno educatore professionale) sono giovani sotto i 30 anni. Sono diversi i soci svantaggiati che partecipano a vario titolo alle nostre attività.
Attorno alla cooperativa ed al progetto si è inoltre sviluppata una rete di volontariato spontaneo e organizzato che ci collega in particolare all’ambiente dell’Agesci.
Considerato inoltre la tipologia e la diffusione del nostro prodotto sono da considerarsi, a un certo titolo, “destinatari” le migliaia di nostri affezionati clienti!
Nel tempo è nato quindi il desiderio di spostarsi in sede più consona sia per un dimensionamento corretto degli spazi e dei processi di produzione, sia per una visibilità del progetto e la creazione di una zona di accoglienza del visitatore (degustazione e spaccio) qualificante il nuovo progetto.
Cuore del trasferimento sono una location adeguata ed una nuova macchina di produzione e conseguente linea di fermentazione, imbottigliamento e celle di stoccaggio.
Nei primi mesi del 2012 è stato individuato un capannone di 400 m quadri nella zona artigianale/commerciale di San Giovanni in Persiceto.
Tutto questo fino al sisma del maggio 2012 quando i magazzini di fronte al birrificio della sede di Crevalcore e un altro deposito del birrificio sono risultati inagibili. Anche il sottoscritto con la propria famiglia ha perso la casa di residenza.
E’ subito risultato evidente che la produzione non poteva continuare e con la solidarietà di molti si è messa in sicurezza la birra in un magazzino esterno e, grazie ad una grande mobilitazione, abbiamo venduto tutto in poche settimane.
Abbiamo trovato ospitalità in un birrificio marchigiano che ha consentito ai nostri birrai di produrre la “Magnitudo Blonde”, birra che è diventata il simbolo della nostra caparbietà e volontà di andare avanti.
Abbiamo infatti capito subito che era necessario spingere al massimo verso il trasloco nel capannone a San Giovanni in Persiceto.
Ma anche il capannone di San Giovanni andava messo a norma sismica e fino a metà settembre non è stato possibile iniziare i lavori all’interno.
Nel frattempo, durante l’estate, abbiamo “subito” l’assalto delle tante persone, associazioni e amici che ci hanno voluto aiutare, sostenere ed essere vicini.
Oggi il numero dei soci è lievitato a oltre 40 con una importante presenza di soci sovventori.
A volte non è stato facile rispondere a tutte le proposte e richieste di partecipazione provenienti da tutta Italia.
Da Settembre ad oggi abbiamo lavorato intensamente e siamo riusciti ad aprire la zona degustazione spaccio l’8 Dicembre 2012 e il 22 Gennaio 2013 abbiamo finalmente effettuato la prima lavorazione nel nuovo impianto.
Il 20 Aprile 2013 abbiamo inaugurato formalmente la sede della cooperativa, il birrificio e il progetto “Gli Asini del Re” che gestiamo assieme agli amici della Cooperativa Sociale Open Group nel loro centro “Maieutica” a poche centinaia di metri dalla nostra sede.
Abbiamo inoltre intrapreso un cammino per la certificazione di birre bio che ci ha portato, dagli ultimi mesi del 2013, ad aggiungere una birra biologica certificata nel nostro listino.
Un’ultima considerazione per esplicitare le intenzioni profonde del progetto ed evitare fraintendimenti.
L’unico obiettivo del nostro progetto, pur contenente infrastrutture importanti e il cui prodotto è “sul mercato” come analoghi prodotti provenienti da imprese profit e multinazionali, è quello di creare una impresa sociale realmente inserita nel tessuto produttivo e culturale.
Nel gruppo di soci è chiarissimo, e sempre ricordato, che la dignità del lavoro svolto, le cose buone, belle e ben fatte, la ricerca dell’eccellenza sono patrimonio di tutte le imprese.
La nostra struttura di Cooperativa Sociale no profit è stata scelta e ci richiama ad una attenzione particolare alla persona e al servizio.
Specularmente il nostro essere Impresa Sociale ci richiede una gestione economico-finanziaria oculata ed efficiente come tutte le società serie.
Nell’equilibrio di queste due anime risiede la forza e la dignità del nostro progetto.
Michele Clementel